Pubblicato il 07-11-2014 da Renato Riposati - ( 4353 letture )
Presentazione
Il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università dell’Insubria di Varese istituisce per l’anno accademico 2013-2014 il master universitario di I livello “Educare in ospedale”.
Il master avrà come obiettivo non solo fornire conoscenze sul processo di cura e di presa in carico nel rispetto dell’altro, ma di sviluppare competenze relazionali che abbiano l’intenzionalità di introdurre in ambito ospedaliero un pensiero educativo che trovi nel progetto di vita dell’altro il suo completamento.
Per poter spiegare da dove nasce l’esigenza formativa verranno utilizzate le parole di una madre che vive l’esperienza del dolore e della sofferenza in ospedale a causa della malattia della figlia: “ho un nodo alla gola, quello che impedisce al pianto di sgorgare, quello delle parole non dette e soffocate dentro che passano dal cuore e rimangono nella mente, sempre. E’ il nodo alla gola che non permette di respirare. E’ il nodo che trattiene l’urlo che si doveva sentire, ma che è stato cacciato indietro per le responsabilità che sento di avere. Ma un grido trattenuto esplode dentro, fa male e fa invecchiare. E allora come può essere trasformare un grido in un sussurro, in un sibilo, in uno scritto, perché finalmente si possa dire e si possa sentire?”.
L’Educazione in ospedale si realizza attraverso una cura esistenziale dell’altro, grazie alla presa in carico della persona nella sua globalità, senza distinzioni tra parti sane e parti malate. L’attribuzione di senso dell’esperienza ospedaliera è data dal ritornare alla vita di tutti i giorni in modo più consapevole, più competente. Imparare a stare con la sofferenza e nella sofferenza, senza rimuovere il dolore, la morte.
Il master si sviluppa lungo un percorso di attribuzione di senso delle esperienze ospedaliere, sostenere l’altro nel prendersi cura di sé senza sostituirsi come punto fondante per il processo di guarigione, perché l’alleanza terapeutica tra curante e curato conduce lungo il processo dell’educazione e quindi della vita
Ma è possibile separare ciò che si vive da come lo si vive? Dalla propria storia? Troppo spesso per potersi proteggere dal dolore, dalla sofferenza, dagli sbagli, la medicina tradizionale sembra non curarsi della dimensione psicosociale dell’esperienza di malattia, la cui comprensione non serve solo per un corretta diagnosi ma per creare un adeguato trattamento terapeutico, con una conseguente adesione da parte del paziente al trattamento stesso.
Ci facciamo realmente carico dell’altro quando riusciamo a costruire un progetto di vita con lui.
Obiettivi formativi
Il master ha l’obiettivo di sviluppare competenze in quattro macro aree di intervento così suddivise:
1. L’area storico-sociale costruirà un inquadramento storico-sociale della medicina e del curare
2. L’area socio-psico-pedagogica fornirà le competenze e gli strumenti per la gestione dei rapporti tra l'equipe curante e il paziente con la sua famiglia
3. L’area filosofica fornirà al discente le conoscenze sui principi filosofici ed etici delle cure, dando criteri di valutazione della sofferenza psicologica e spirituale
4. L’area riabilitativa contestualizzerà in una progettazione analitica il ruolo dell’operatore sanitario/educativo attraverso l’utilizzo di alcune tecniche specifiche
Destinatari
Questo master è un progetto innovativo ideato per:
- Educatori
- Operatori sanitari che intendono dare un significato altro al proprio lavoro di cura all’interno della relazione con il paziente
- Volontari ospedalieri che intendono avere una preparazione idonea per ben operare nella relazione d’aiuto
- Medici che intendono approfondire un modo di curare che prenda in considerazione l’altro nella sua globalità per una presa in carico non solo medica ma legata al progetto di vita del paziente
- Psicologi
- A coloro che vedono nelle cure mediche la possibilità di sostenere l’altro nella sofferenza senza allontanarsi dalle relazioni significative
Piano studi
Denominazione insegnamenti |
ore di attività |
sintesi contenuti |
denominazione moduli |
Area storico-sociale |
48 |
Principi e storia del curare. Criteri e strumenti per il processo di umanizzazione dell’ospedale. Il modificarsi delle strutture, dei luoghi e dei tempi del curare. Narrare il dolore. |
La cura nel tempo |
Architettura psicologica delle istituzioni |
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Architettura del benessere |
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Medicina narrativa |
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Area storico-sociale |
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Area psico-socio-pedagogica |
48 |
La famiglia come elemento centrale nel processo di cura. Caregiver. Gruppi di auto-mutuo-aiuto. Scuola genitori. L'attenzione ai fenomeni transculturali nel processo di cura. Terapie psicologiche e pedagogiche di comunità. Rapporti tra agenzie educative: scuola, famiglia e volontari |
La rete famiglia |
Clinica transculturale |
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Pedagogia clinica |
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Psicologia di comunità |
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Sociologia della famiglia |
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Counseling |
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Area psico-socio-pedagogica |
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Area filosofica |
64 |
Quale approccio e che tipo di simbolizzazioni alla vita, al dolore e alla morte. Inguaribilità, accanimento terapeutico e cure palliative. Assistenza spirituale in un approccio pastorale educativo. La resilienza come possibilità di resistere agli eventi |
La qualità della vita |
Dolore e inguaribilità |
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Clinical pastoral education |
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Accanimento terapeutico e cure palliative |
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Dimensioni fondative nella relazione d’aiuto e di cura |
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Cura e Morte |
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La resilienza |
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Area filosofica |
Area riabilitativa |
40 |
Riabilitazione fisica e psichica. Educazione terapeutica come modificarsi degli stili e delle abitudini di vita. Approccio alla cronicità nelle malattie degenerative. L'approccio steineriano come pedagogia curativa |
Riabilitazione fisica |
(Ri)abilitazione psichica |
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Educazione terapeutica |
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Cronicità |
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Pedagogia curativa |
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Area riabilitativa |
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Attività professionalizzanti |
150 |
Sperimentare setting pedagogici specifici che favoriscano l'acquisizione di tecniche professionali |
Teatro di figura Pediatria Va/Oncologia pediatria |
Fotografia e raccontarsi Oncologie/Hospice |
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Attività professionalizzanti |
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Tirocinio |
250 |
Osservazione ed esperienza pratica in ospedale. Rielaborazione guidata in aula con utilizzo di approcci attivi di ricerca. Nel processo di tutoraggio testimonianze di operatori, pazienti e famigliari. |
Pediatria |
Oncologia |
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Neonatologia |
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Hospice |
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Medicina interna (diabetologia) |
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Neurologia |
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Ematologia |
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Tirocinio |
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Tesi sperimentale |
219 |
Approfondimento di contenuti didattici ed operativi. Elaborazione di progetti educativo-sperimentali in diversi ambiti ospedalieri |
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Studio individuale |
681 |
Studio autonomo e approfondimento di esperienze ospedaliere di vario tipo, anche estere |
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Totale ore/cfu |
1500 |
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Frequenza e valutazioni
La frequenza al corso è obbligatoria e non dovrà essere inferiore al 75% delle ore d’aula complessivamente previste dal piano studi. Il conseguimento dei crediti per ciascuna attività è subordinata a verifiche periodiche di accertamento delle competenze acquisite.
Calendario lezioni
La giornata di presentazione del master è prevista per il 27 settembre 2014, mentre le discussioni finali avranno luogo nel mese di novembre 2016.
Comitato scientifico didattico
Il comitato scientifico didattico sarà presieduto dal direttore del corso il Prof. Simone Vender. Il coordinamento del corso sarà effettuato dalla Dr.ssa Grazia Marchini.
Metodologie didattiche
I contenuti didattici illustrati troveranno come punto di forza l’impiego integrato di metodologie didattiche attive, ricercando un costante equilibrio tra riferimenti teorici e riscontri pratici. Così a seconda dei temi trattati e dei singoli obiettivi formativi si alterneranno lezioni teoriche e testimonianze di familiari, operatori e pazienti che hanno vissuto la malattia come fonte importante di cambiamento, lavori di gruppo, simulazioni, tematiche affrontate in ricerca-azione.
Sede del master
La sede del master sarà presso le aule dell’Università dell’Insubria e dei locali messi a disposizione dell’Asl di Varese in via O. Rossi, 9.
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