Laboratorio di autoformazione educativa

Pubblicato il 14-09-2016 da Sez. Toscana - ( 3780 letture )

 

Laboratorio di autoformazione educativa. Ricomincio da...la tesi!

La sezione ANEP Toscana propone un ciclo di incontri di presentazione e scambio delle tesi di laurea tra educatori professionali e studenti.

Il percorso vuole far circolare le conoscenze e le buone pratiche studiate e sperimentate dagli educatori e, partendo da queste, avviare delle discussioni di gruppo in cui scambiarsi vissuti ed esperienze concrete delle pratiche professionali, uno spazio coordinato di lavoro di gruppo e dibattito.

Ogni mattinata vedrà la presentazione in plenaria di 2 tesi e poi la suddivisione in due sottogruppi per lo scambio esperienziale. A seguire pranzo condiviso (ognuno porta qualcosa).

Gli incontri sono gratuiti (max 25 persone) e aperti agli Educatori Professionali e agli studenti di Educazione Professionale (max 7) che riceveranno un attestato di partecipazione rilasciato da ANEP frequentando tutti e 3 gli incontri.

Iscrizione obbligatoria ad ogni incontro, inviare mail a: aneptoscana.formazione@gmail.comIn caso di numerose di prenotazioni i SOCI ANEP avranno la priorità.

Sono previsti altri due incontri con data da definire nel 2017. Coordineranno il percorso Marisa Ciprelli, Francesca Collotto, Giovanni Daffra, Martina Ridolfi, Stefano Cavicchi.

  • Sabato 1 ottobre 2016 - h. 9.00-13.00 c/o Circolo Acli “Gli incontri” - Via A. Gramsci 705 – Sesto Fiorentino (FI) – (zona Quinto Basso).

Una prospettiva sull'ambito della salute mentale: la riabilitazione psichiatrica per meglio comprendere il paziente, tra auto aiuto, associazionismo e... verso la recovery? (Francesca Lorenzoni, Martina Ridolfi). Nell'incontro verranno presentate due tesi che hanno concentrato la propria analisi sull'ambito della salute mentale, approfondendo da una parte la cornice teorico-pratica della pedagogia riflessiva e delle scienze sociali utili a comprendere la categoria di paziente psichiatrico, dall'altra proponendo il discorso sulla cultura e la pratica dell'auto aiuto in salute mentale come strumento di attivismo e protagonismo degli utenti. Partendo da queste due analisi specifiche, la discussione vuole proporre una breve ricostruzione storico-sociale della psichiatria italiana, per discutere insieme dello stato attuale dei Servizi della salute mentale accennando in particolare alla cultura della recovery.

  • Sabato 5 novembre 2016 -  h. 9.00-13.00 c/o San Martino - Via di Montughi 1 Firenze (davanti al Museo Stibbert)

L'educativa domiciliare per persone con disturbo dello spettro autistico. (Stefano Cavicchi, Nadia Masi). Verrà presentata una tesi sull'educativa domiciliare per persone con disturbo dello spettro autistico. Il lavoro espone le peculiarità del disturbo dello spettro autistico, i cinque "punti cardine" dell'educativa domiciliare per persone con autismo e mette a confronto due esperienze di educativa domiciliare.

  • Sabato 3 dicembre 2016 - h. 9.00-13.00 (luogo da definire).

L'educatore che lavora con minori: storie di minori stranieri non accompagnati, storie di minori portatori di una malattia. (Nadia Ricceri, Letizia Thiella) In questo incontro verranno presentate due tesi in parte anche distanti, ma che ci è piaciuto avvicinare data la centralità dello strumento della resilienza, come strumento di lavoro dell'educatore in particolare in progetti con i minori. Ci verrà raccontata l'esperienza di lavoro presso un centro di pronta accoglienza per minori di Firenze che negli ultimi anni ha accolto principalmente minori stranieri non accompagnati, rimarcando il ruolo dell’educatore professionale soprattutto per quel che riguarda l’aggancio, le prime fasi dell’accoglienza e dimissioni.

L'educatore è chiamato nella quotidianità ad abbandonare una prospettiva etnocentrica per riconoscere l’altro come soggetto collocato in una storia e come costruttore di significati. L'altra tesi si focalizza in particolare sull'educazione delle resilienza con gli adolescenti, nello specifico con minori affetti da patologia grave; in tale prospettiva il compito dell'educatore sarà lavorare sui fattori di rischio e sui fattori protettivi, potenziando la capacità proattiva del ragazzo anche attraverso strumenti come l'ottimismo e l'umorismo. Si concluderà descrivendo l'esperienza di Dynamo Camp dove vengono accolti per periodi di vacanza o svago bambini e ragazzi con patologie gravi o croniche, descrivendone caratteristiche, filosofia, organizzazione.

 

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