Pubblicato il 23-02-2012 da Saccani Andrea - ( 1826 letture )
Assemblea tenuta a Vicenza il 4-2-2012. Relazione del presidente e importante approfondimento sul tema della equivalenza e sui titoli equipollenti rilasciati dalla Regione Veneto. Elezione del nuovo direttivo. Nomina dei delegati all'Assemblea Nazionale 2012.
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA
Vicenza – Bertesinella, 4 febbraio 2012
presso la SALA PARROCCHIALE di Bertesinella via Ca' Balbi, Vicenza
per esaminare e discutere il seguente ORDINE DEL GIORNO
1. Relazione annuale congiunta del Presidente e Vice-presidente
2. Bilancio preventivo e consuntivo
3. Elezione di 7 delegati all'Assemblea Nazionale 2012 di Cagliari
4. Elezione nuovo Direttivo ANEP sezione Veneto
5. Informazioni in merito DPCM del 18 agosto 2011 che recepisce l'Accordo Stato Regioni sull'Equivalenza.
6. Varie ed eventuali.
L’assemblea sarà validamente costituita secondo le norme statutarie.
Luca Sambugaro, Famiano Zambon, Paola Nicoletta Scarpa, Andrea Saccani, Susanna Volpin,
Presenti all'incontro:
22 soci e 10 non soci
Deleghe 13
Direttivo regionale (non vota) 5
Totale votanti: 30
1 Relazione annuale congiunta Presidente e Vice Presidente
Apre il Presidente uscente, Luca Sambugaro.
Saluta i presenti, numerosi, informando che da oggi il CDR Veneto è in scadenza, per cui invita le persone presenti a proporsi per il nuovo direttivo regionale, che rimarrà in carica per un biennio. Informa che da qualche mese lui non ha più potuto seguire attivamente la Presidenza, delegando al Vice Presidente Zambon e al CDR l’attuazione del programma.
Relazione del vicepresidente:
Positivo l’andamento generale di ANEP veneto anche perchè abbiamo sempre una buona rappresentanza a livello Nazionale, sia come percorso storico sia per l'elevato numero di soci rispetto le medie di altre regioni, siamo sempre la regione che occupa il terzo o quarto posto come numero di iscritti. Il punto dolente di tutto questo è che, pur avendo un buon numero di iscritti siamo in calo negli anni, altra difficoltà si presenta nel trovare soci disponibli a proporsi come delegati alle assemblee nazionali.
Quest'anno oltre a ricorrere i 20 anni di fondazione dell'associazione ci aspetta un'assemblea nazionale in Sardegna, in tutti questi anni i colleghi dell'isola hanno sempre partecipato alle assemblee nella terraferma, malgrado le difficoltà e i costi, riteniamo importante dare un segnale di apprezzamento della loro ospitalità, proponendoci numerosi all'incontro nazionale del 27 e 28 aprile prossimi.
Come molti avranno avuto modo di constatare c’è stato il rinnovo del sito di ANEP, ci saranno stati disagi e per questo ci scusiamo, ma ora dovrebbe essere maggiormente scorrevole e fruibile, visto che sono state messe assieme più funzioni, cosa che prima non si poteva fare.
Abbiamo avuto diverse defezioni in seno al direttivo la mancanza di 3 consiglieri ha messo in seria difficoltà tutta la sezione, ciò nonostante siamo andati avanti. Gli impegni sono stati molti, sia sul versante delle attività di routine sia sui nuovi appuntamenti avuti e che ci aspettano in primis: l'attività istruttoria per il riconoscimento delle equivalenza secondo quanto disposto dal DCPM del 26 luglio 2011 (che vedremo nei suoi particolari tra poco). Abbiamo cercato di sostenere come potevamo la segreteria nodo nevralgico per le comunicazioni sia all'interno della associazione (comunicazione tra soci, tra il nazionale e la sezione regionale, tra sezioni regionali) ma anche nei confronti delle comunicazioni che ci arrivano dall'esterno (vedasi Università o Regione o coordinamento professioni sanitarie, ecc.). La segreteria sarà da sostenere sempre, in quanto sempre di più è chiamata a fare da snodo tra i vari soci e le cariche di rappresentanza.
Pur con il numero ridotto di componenti del direttivo siamo riusciti a mantenere l'impegno di partecipare nelle commissioni di laurea dei corsi per Educatori Professionali con l'università di Padova, in quanto riteniamo di fondamentale importanza mantenere delle relazioni conquistate con fatica.
Ottimi sono stati i risultati del corso di formazione sul campo “il core competence dell'Educatore Professionale nell'operatività”. Un gruppo di lavoro sta cercando di elaborare il cospicuo e prezioso materiale, valutandone gli sviluppi.
Facendo seguito a questa esperienza di formazione sta prendendo l'avvio un corso simile nell'area di Verona.
Non va dimenticato il lavoro svolto in merito agli attacchi alla professione che nello scorso luglio ci ha visti impegnati sulla stampa locale con lettere e incontri personali per ricucire e cercare di far valere il pensiero di ANEP.
Con le istituzionale stiamo riallacciando le relazioni che nel tempo si erano sfilacciate con la Regione Veneto, lavoro che ha richiesto e sta chiedendo una presenza costante, cosa che spesso va a scontrarsi con gli impegni di lavoro e di famiglia che come tutti abbiamo. Ma abbiamo avuto degli incontri che speriamo portino frutto sia con il settore Sanità sia il Sociale.
Un saluto a tutti e buon proseguimento di assemblea a tutti
Zambon Famiano.
Famiano Zambon, Vice Presidente
Annuncia che il tesoriere, Davide Ceron, è malato. Ha comunque inviato il bilancio 2011 e preventivo 2012. Se ne relazionerà al punto 2
Relaziona sull’ultimo biennio di attività del CDR, in particolare sull’ultimo anno che si è dimostrato particolarmente attivo e ricco di iniziative. Rispetto agli iscritti; negli anni i soci iscritti in Veneto sono diminuiti: ci sono vecchi soci che se ne vanno, ma anche nuove iscrizioni, rimanendo intorno al centinaio. L’obiettivo per i prossimi anni è mantenere i soci iscritti degli anni precedenti e aumentare le nuove iscrizioni.
Quest’anno ANEP compie 20 anni. Si festeggerà a CAGLIARI il 27 e 28 aprile, durante l’Assemblea Nazionale per la quale più tardi eleggeremo i delegati veneti (7)
Quest’anno, e soprattutto negli ultimi mesi, il CDR ha puntato la sua attività a riconnettere le relazioni con la Regione Veneto, sia area Sociale sia Sanitaria, che negli ultimi anni erano state difficili e deteriorate.
Un’altra area importante è la segreteria dell’associazione: nei prossimi 2 anni dobbiamo puntare a ricostruire una struttura di segreteria che sia in continua connessione con la presidenza e i soci veneti.
L’altro impegno importante per il CDR è stata la partecipazione alle commissioni di laurea: nell’ultimo anno abbiamo deciso di ruotare alle commissioni di laurea come rappresentanti ANEP, in modo da permettere a tutti di poter partecipare e prendere contatto con il nostro corso di laurea di Rovigo.
Un’altra attività importante è stato il corso di Lonigo, a cui hanno partecipato molti educatori veneti, un centinaio. I materiali prodotti sono in fase di rielaborazione da parte di un gruppo di lavoro interno ad ANEP Veneto. A maggio si avvierà un corso analogo promosso dall’ULSS 20 di Veneto.
L’altro impegno grosso è stato il coordinamento delle professioni sanitarie ed il rapporto con la regione del Veneto con cui si sono riallacciati intensi rapporti sia nell’area sociale che sul sanitario
Andrea Saccani
Il coordinamento si è costituito a livello veneto con tutte le professioni sanitarie (esclusi i fisioterapisti) sta lavorando sull’ECM e sulla dirigenza. La Regione interloquisce con il coordinamento delle professioni sanitarie e non direttamente con le singole associazioni: Saccani è il segretario del coordinamento, e quindi ANEP è all’interno del direttivo. Non è la stessa cosa della consulta delle professioni sanitarie, che invece non si è più riunita ed era stata istituita dalla Regione per seguire l’ECM.
Partecipare alle riunioni istituzionali significa per noi che siamo volontari, prendersi giorni di ferie ed essere disponibili e responsabili nei confronti delle istituzioni e dei soci, ognuno da all’associazione quello che riesce e questi compiti di rappresentanza non devono spaventare o caricare d’ansia nuovi soci che vogliano coinvolgersi attivamente nell’associazione
2 Bilancio preventivo e consuntivo (allegato n. 1 )
Andrea Saccani
Ceron ha inviato la relazione sul bilancio 2011, da dove emerge che le quote dei soci 2011 non sarebbero bastate per coprire le spese delle attività svolte nel corso del 2011. Grazie però agli introiti provenienti dal corso di Lonigo abbiamo potuto integrare le quote dei soci. Per il 2012 bisognerebbe untare ad aumentare il numero dei soci a circa 140 (vedi ipotesi bilancio preventivo)
Famiano Zambon
Spiega i dettagli di alcune voci del bilancio. In particolare c’è un avanzo di bilancio del corso di Lonigo (circa 800 euro) che potrebbe essere reinvestito in attività magari di studio e ricerca in continuità con le iniziative di formazione di Lonigo 2011 e Verona 2012.
Paola Scarpa
Relaziona sul corso di Lonigo ed evidenzia alcune caratteristiche degli EP Veneti spesso molto frammentati all’interno dei vari servizi che non portano avanti un pensiero sull’identità professionale quindi l’ipotesi è quello di ripensarsi come educatori quali agenti di cambiamento sociale
Votazione:
Si vota sulla proposta di Bilancio consuntivo 2011
Favorevoli:
17 presenti
13 deleghe
Contrari: nessuno
Astenuti: nessuno
Andrea Saccani presenta il bilancio preventivo 2012. L’obiettivo è arrivare e possibilmente superare i 140 soci. Ci si può iscrivere online fino al 30 settembre, e si riaprono al 1° dicembre per l'annualità a venire.
Quest’anno la voce che inciderà di più è la partecipazione all’assemblea di Cagliari, visto lo spostamento aereo per 7 delegati del Veneto.
Marco Corrente invita a promuovere anche la raccolta di “contributi” che possono versare qualsiasi cifra per sostenere l’associazione, magari per un’azione specifica.
Paola Scarpa propone di mettere a bilancio una cifra per finanziare un gruppo di lavoro che rielabori il materiale emerso dal corso di Lonigo, che sono autoriflessioni degli educatori veneti ma che potrebbero essere interessanti anche sul piano nazionale.
Rita Marchiori
Potrebbe essere unita ad una mappatura dell’evoluzione degli educatori professionali in veneto, visto che anche per noi sono più di 20 anni che lavoriamo nei servizi e abbiamo contribuito alla loro evoluzione.
Un’altra cosa interessante è l’ECM, che noi siamo obbligati a perseguire e i corsi non sono mai adeguati alla nostra professione.
Marco Corrente
ANEP ha una propria piattaforma per la formazione a distanza che sarà a disposizione dei soci ANEP che vogliano organizzare dei corsi di formazione e che è a disposizione della sezione regionale per poter gestire corsi di formazione anche ECM, senza spese.
Elena
Lo spazio Fad è molto interessante anche per le cooperative dove lavorano molti educatori e non hanno contatti con l’associazione.
Votazione per il bilancio preventivo 2012
Favorevoli:
17 presenti
13 deleghe
Contrari: nessuno
Astenuti: nessuno
L’assemblea propone di anticipare li 5° punto dell’ordine del giorno
5 Equivalenza ed equipollenza dei titoli rilasciati dalla regione Veneto prima del 1999
Andrea Saccani relazione circa la situazione veneta:
Il Ministero della Salute ritiene che il titolo rilasciato dalla Regione Veneto di educatore professionale animatore rilasciato ai sensi L 845/78, (quelli dal 1990 in poi)
non sia equipollente poichè: la denominazione del titolo non è conforme a quella indicata nel DM 27/7/00 sez. B (che cita “educatore professionale”
Precedentemente all’incontro, considerata la posizione espressa dal Ministero, come CDN si è provveduto a fare una ricognizione presso le Sezioni regionali circa i titoli rientrati nell’equipollenza, che presentano denominazioni diverse da quella di “educatore professionale”.
Da tale prima ricognizione è emerso quanto segue:
Regione |
Titolo |
Normativa di riferimento |
Difformità |
Veneto |
“educatore professionale animatore – indirizzo educatore professionale” |
DM 10/2/84 + tutte dgr antecedenti |
Denominazione Educatore Professionale Animatore |
Lombardia |
“operatore sociale educatore specializzato” |
LN 1949 e LR 1975 |
Denominazione Leggi non presenti in DM 27/7/00 sez. B |
Piemonte |
“educatore specializzato” |
LN 118/71 |
Denominazione Legge presente ma con altra denominazione |
Toscana |
“Educatore di Comunità” |
LN 19/1/42 n. 86 |
Legge non presente in DM 27/7/00 sez. B Denominazione presente ma con altre norme di riferimento La legge è citata in diplomi conseguiti nel 1988 quando la legge non era più vigente e superata dalla LN 845/78 |
Marche |
“??” |
LN 162/82 |
Il titolo è rilasciato da un Comune che non era Ente abilitato al rilascio – |
Da tale prima ricognizione emerge che, se la posizione del Ministero fosse mantenuta, il titolo rilasciato dalla regione Veneto non è l’unico a presentare problemi di riconoscimento di equipollenza.
Riguardo al titolo si fa riferimento al primo riquadro della sez. B del DM 27/7/00 ove è indicata la denominazione dei titoli di studio rilasciati che DEVE essere “educatore professionale”.
Affermano che la denominazione non è un fatto meramente formale ma sostanziale, identifica la figura professionale, se diversa è la denominazione, diversa è la figura professionale cui ci si riferisce. Sollevano la questione che “educatore professionale” è contenuto nell’indirizzo del corso, semmai dovrebbe essere il contrario.
Su questo punto entrambe le funzionarie sono molto ferme. Nessuna nostra argomentazione è servita.
Affermano che, quando fu redatto il decreto, fecero una ricognizione tra le Regioni e fu chiesto quali fossero i titoli, ma dalla Regione Veneto non pervenne alcuna segnalazione.
Abbiamo provveduto a segnalare che dalla Regione Piemonte pervenne una segnalazione circa l’”educatore specializzato” ma che questa non è stata considerata nel decreto. La dr.ssa Amicone dice che non le è stato possibile accedere ai vecchi documenti poiché mandati al macero con il trasloco, tuttavia ribadisce la ricognizione fatta con le Regioni.
Inoltre fa presente altre questioni legate al titolo:
- La questione della data indicata sul titolo (non è specificato se è il conseguimento o il rilascio)
- La citazione della legge “ai sensi della legge 845/78” senza l’indicazione delle norme (DGR) istitutive del corso.
A loro parere i diplomi devono contenere in modo chiaro una serie di dati:
- periodo di svolgimento (anno di inizio e anno di fine);
- data conseguimento del titolo (che non è quella del rilascio)
- DGR autorizzatorie
- Normativa nazionale di riferimento
Il Ministero ribadisce che la tabella ormai è definita e quelle sono le denominazioni riconosciute e le leggi legate ad esse.
Chiediamo come si può risolvere la questione dei titoli Veneti, ma anche di altre situazioni presenti che provvediamo a illustrare.
Cosa propone il Ministero:
- farci carico come Anep di completare la ricognizione con le Regioni verificando se vi siano altre situazioni oltre a quelle illustrate;
- per ognuna di esse occorre: verificare se il corso è stato attivato seguendo le normative vigenti all’epoca;
- verificare quante persone sono coinvolte.
Sulla base dei dati che emergono le vie di uscita potrebbero essere:
- la Regione che ha emesso il titolo fa una “ricostruzione logico giuridica dei provvedimenti fatti nel passato e che hanno portato a effettuare il corso, dimostrando, con atti concludenti che i corsi fatti davano accesso al SSN in base alle normative dell’epoca” in questo caso la questione potrebbe fermarsi al livello regionale;
- manifestano la possibilità di emanare un decreto integrativo al DM 27/7/00 (opzione che volevamo sondare e che avanzano loro), tuttavia questo dovrà essere ben supportato da elementi poiché sono passati ben 11 anni dalla emanazione del primo decreto;
- dicono che un tempo emanavano circolari interpretative ma che ora non è più in uso, non si soffermano molto su questa opzione.
- dicono che tutto deve essere concluso prima dell’avvio della procedura di equivalenza in marzo 2012
Il decreto DEGAN 10-2-84 è stato recepito dalla RV solo 1995, fino ad allora ha formato in base a drg che riguardano ed adeguato i corsi con dgrv 6370 del 05.12.1995 e va evidenziato è che solo la composizione della Commissione di verifica finale è stata modificata nel tempo e tale adeguamento ha consentito di richiamare espressamente sull'attestato la normativa sulla formazione professionale.
Nella “Deliberazione della Giunta Regione del Veneto n. 3444 del 17/12/2001 si da atto che gli attestati e i diplomi di qualifica professionale rilasciati ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 3446/86 sono equiparati, a tutti i fini legali, a quelli conseguiti secondo quanto previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 6370/95 (con cui hanno adeguato la commissione d’esame) (MA LA DELIBERA NON HA FORMA GIURIDICA VALIDA)
La legge regionale 15.12.1982, n. 55 è la fonte della disciplina della formazione professionale del personale addetto ai servizi socio-assistenziali. In particolare, l’art. 19, che rimanda al PIANO REGIONALE DELLA FORMAZIONE (1982?) (da cui scaturiscono tutti i corsi)
Il tutto poi è modificato dall’art. 8 della L.R. n. 8/1986 prevede l’approvazione da parte della Giunta Regionale del progetto obiettivo di formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale operante nei servizi socio-assistenziali.
L'approvazione del progetto obiettivo è avvenuta con provvedimento della Giunta Regionale n. 3446 del 1986 e con successivi provvedimenti attuativi si è dato avvio ai corsi per Educatori Professionali Animatori.
I corsi della durata triennale erano destinati a persone in possesso del diploma di scuola media superiore.
Gli stessi si concludevano con la prova di verifica finale alla presenza di apposita commissione composta dai docenti e dal coordinatore del corso, un rappresentante dell’Ulss, un rappresentante della Regione.
Al termine del corso, con il superamento
della prova finale, era rilasciato il diploma di Educatore Professionale Animatore.
Va ricordato che la Circolare regionale n. 19/206.10 del 24 luglio 1991, con oggetto : “Piano
Sociale Regionale (L.R. 20.07.89, n. 22). Formazione e aggiornamento operatori dei servizi socio-assistenziali” recita: "Il riferimento alla figura dell’educatore professionale, contenuta nella presente nota di indirizzo, consente di precisare che, con riguardo al D.M. 10.02.84“Identificazione dei profili professionali attinenti a figure nuove atipiche”…., il requisito dell’educatore professionale, nello stesso indicato, per l’ammissione ai concorsi nell’area sanitaria è quello rilasciato a seguito della partecipazione ai corsi regionali triennali, di cui alla L.R. n.8/1986 e della D.G.R. n.3446 del 24.06.1986, per il conseguimento della qualifica di Educatore professionale-animatore".
Con DGR n. 6370 del 5.12.1995 si è provveduto ad adeguare la commissione esaminatrice
alla legge nazionale e alla legge regionale sulla formazione professionale n.10/1990 e successive
integrazioni e modificazioni prevedendo, fra gli altri componenti, anche un rappresentante del
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e un rappresentante del Ministero della Pubblica
Istruzione. Gli attestati riportano, pertanto, tali riferimenti normativi nazionali.
Va rilevato che, nonostante non fosse espressamente richiamata la normativa sull’attestato, trattasi comunque dell’attestato di qualifica professionale di Educatore Professionale Animatore, rilasciato a seguito di corso della durata triennale, così come previsto dal D.M. 10.2.84, che ha consentito identico inserimento lavorativo sia nell’ambito di strutture sanitarie che socio-assistenziali pubbliche e private.
I percorsi formativi sono sostanzialmente identici, se non per il monte ore di teoria e tirocinio
che risulta addirittura superiore per i corsi di cui alla DGR n. 3446/86 rispetto a quelli attivati
successivamente con la DGR n. 6370/95.
Ciò che
Per le motivazioni espresse si ritiene che gli attestati e i diplomi di qualifica professionale rilasciati ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 3446/86 siano equiparati, a tutti i fini legali, a quelli conseguiti secondo quanto previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 6370/95.
LEGGI |
DGR senza doppioni |
sanatorie/lauree |
L. 21.12.1978, N. 845 |
dgrv 3446 del 24.06.1986 |
Corso di aggiornamento 150 ore autorizzato con DGR n. 875 del 15/02/1991 |
L.R. 20.O7.1989, N. 22 |
dgrv. 5948 del 14.11.1986 |
Aut Agenzia delle Entrate n°19029 del 15 -3-2007 |
L.R. 30.01.1990, N. 10 |
dgrv. 132 del 28.1.1987 |
N. 2559/I di Reg. pos. N. 0025921 PG |
L.R. 8/1986 |
dgrv. 1089 del 19.10.1987 |
Reg. n. 19686 |
DM 10-2-84 DEGAN |
delibera 1045 del 30.09.1987 |
Ord DM 17/05/96 |
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dgrv 4425 del 28.07.1987 |
D.M. 509/99 |
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drgv 5157 del 05.08.1988 |
REG. N. 02970 |
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dgrv 7313 del 10.08.1988 |
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delibera 1333 del 14.03.1989 |
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delibera 533 del 02.07.1989 |
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dgrv 6214 de l 7.11.1989 |
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dgrv 5256 del 02.10.1990 |
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dgrv 6709 del 11.12.1990 |
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dgrv 4648 del 7.08.1992 |
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dgrv 5524 del 24.09.1992 |
||
dgrv 7667 del 28.12.1992 |
||
dgrv 6292 del 28.12.1993 |
||
dgrv 5705 del 29.11.1994 |
||
dgrv 6370 del 05.12.1995 |
||
Del. ulss 27 N. 192 Prot. N. 3250 del 6-3-1990 |
ELENCO altre NORMATIVE raccolte da ANEP Veneto (equivalenze.anep.veneto@gmail.com)
Saccani continua specificando che in Veneto abbiamo due problemi sia per quel che riguarda l’equivalenza (richiesta ad personam) che per l’equipollenza (equipollenza diretta del titolo in base a leggi e criteri validi per tutti i titoli e per avere la quale non è necessario fare richiesta individuale).
Rispetto all’equipollenza, Saccani riferisce che tutti i titoli della regione Veneto – anche quelli che sono stati rilasciati con una delle leggi comprese nel DM 27.7.2000 – a parere del Ministero non sono validi per esercitare la professione di EP nel sanitario, perché la sua denominazione Educatore professionale-animatore non è riconosciuta dal Ministero della Salute ed invalidante il titolo stesso.
ANEP ha svolto una ricognizione fra i titoli degli Ep in Veneto e ha scoperto che il problema di denominazioni diverse coinvolge anche altre regioni. Durante un incontro della presidente e vicepresidente nazionale con il ministero della salute, il ministero ha confermato che la denominazione non è valida, e che nonostante i solleciti, la regione veneto non ha mai risposto. L’inghippo è che loro inviavano al settore sanitario mentre chi se ne occupa è quello sociale. ANEP Veneto ha chiesto un incontro con la regione, riunendo i settori sia sociale che sanitario, chiedendo di fare una ricostruzione giuridico-normativa dell’attivazione dei corsi e motivarlo presso il ministero.
La Regione ha preso l’impegno di effettuare questa ricostruzione per evitare di venir invasi da richieste di equivalenza e ricorsi di vario genere.
Chi può fare domanda?
Tutti i diplomati con qualifica regionale conseguita prima del 27 marzo 1999 e che non rientrano già nel decreto di equipollenza DM 27.7.2000.
Può presentare domanda chi ha svolto la professione almeno un anno anche non continuativo negli ultimi 5 anni dalla data del decreto conferenza stato regioni (marzo 2011).
La domanda di equivalenza va inviata comunque individualmente alla Regione, utilizzando la modulistica che verrà pubblicata nel bando. Per ora è uscito il bando per le professioni sanitaria dell’area tecnica. Da marzo dovrebbe uscire il bando per l’area della riabilitazione (in cui sono inseriti gli ep) .
La tempistica:
60 giorni per inoltrare la domanda dalla data di emissione del bando
Ognuno deve presentare la documentazione richiesta, compresa la dichiarazione del datore di lavoro che esercitiamo come educatore o l’attestazione di libero professionista.
La Regione ha 60 giorni per analizzare ed ulteriori 30 per richiedere documentazione integrativa di ciascuna domanda e inviarle al Ministero entro 100 giorni. Il Ministero entro 80 giorni invierà l’attestazione di equivalenza.
ANEP Veneto invierà a tutti i soci le comunicazioni relative alle procedure e fornirà un supporto. Il presente verbale verrà inviato a tutti i soci e pubblicato sulla nostra pagina regionale del sito ANEP.
Cercheremo di dare informazioni attraverso il sito. Comunque le informazioni le dovrà dare la regione Veneto, che istituirà il centro di raccolta delle domande di equivalenza nei prossimi mesi.
3 Elezione di 7 delegati all'Assemblea Nazionale 2012 di Cagliari
Candidati:
1) Luca Sambugaro
2) Elena Donadoni
3) Giulia Maraschin
4) Susanna Volpin
5) Orsato Vania
6) Baggio Alessandra
7) Stefano Rigo
8) Famiano Zambon
Si decide di andare all’assemblea con 7 delegati e la sezione del Veneto si accolla le spese di viaggio e pernottamento in ostello per la notte del 27 aprile di un osservatore tale sforzo viene effettuato nell’ottica di un coinvolgimento dei soci all’interno dell’organizzazione di anep cercando di favorire una maggior partecipazione attiva all’interno della stessa. Saccani evidenzia come l’acquisto del biglietto aereo sia nominativo e quindi non rimborsabile ed invita alla responsabilità ed all’impegno di ciascun candidato nella ”garanzia” alla partecipazione.
4 Elezione nuovo Direttivo ANEP sezione Veneto
Candidati:
1. Elena Baggio (Vicenza)
2. Elena Donadoni (Legnago – VR)
3. Andrea Saccani (Verona)
4. Famiano Zambon (Treviso)
5. Stefano Rigo (Venezia)
6. Davide Ceron (Padova)
7. Susanna Volpin (Padova)
8. Michele Sartori (Verona)
Candidati Presidente:
- Andrea Saccani (candidato indicato dal Direttivo Regionale uscente)
Candidati Vice Presidente
- Stefano Rigo
- Famiano Zambon
Candidati Segreteria:
- Famiano Zambon si candida a supportare la costituzione di una segreteria politica dell’associazione
Mandato al Direttivo:
- Fare staff
- Riuscire ad attivare e presidiare le priorità 2012
- Coinvolgimento ed ampliamento nuovi soci
Cosa viene richiesto ai candidati:
- Contatto mail frequente
- Disponibilità di tempo a partecipare agli incontri
- Qualche competenza o interesse che si voglia spendere nell’associazione
- Disponibilità a fare staff fra con le cariche e all’interno del Direttivo
Priorità 2012:
- Rapporti con la regione
- Rapporti con le professioni sanitarie e l’area sanitaria
- Bando Equivalenza (in raccordo con l’ANEP Nazionale)
- Attività formative e di rielaborazione dei contenuti del corso di Lonigo con l’obiettivo di una pubblicazione.
- Ricostruzione della segreteria come rapporto con i soci e con il territorio
5 Varie ed eventuali
1. Cristiano Zancarli chiede ai delegati all’assemblea nazionale di sostenere e orientare la politica dell’associazione nazionale verso i problemi degli educatori laureati in scienze dell’educazione con particolare attenzione ai loro bisogni non solo formativi ma anche lavorativi
2. Rita Marchiori riferisce che un modo per aggregare nuovi soci potrebbe essere l’attivazione di un’assicurazione professionale per tutti i soci, Saccani comunica che lo riterrebbe strategicamente ottimo ma che livello nazionale si era scandagliata tale ipotesi ma che le quote risultano essere spropositate rispetto la quota versata
3. Cristiano Zancarli riferisce circa le possibilità di scambi internazionali per operatori sociali attraverso contatti con associazioni statunitensi
Il segretario il presidente
Zambon Famiano Saccani Andrea
Notizia presente in:
In occasione del 24mo Congresso Nazionale AIP (Associazione Italiana di Psicogeriatria), ANEP propone il Corso pre-congressuale partendo dalla recente Linea Guida pubblicata dall'ISS, con alcune proposte di attività per persone con demenza. Aperto a tutt
Corso di Formazione on line 26 marzo e 5 aprile 2024
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Corso gratuito sabato 24 marzo 2024 in presenza a Curno (BG) e online