Alzheimer e parenti

Pubblicato il 07-01-2016 da Luca Balducci - ( 2303 letture )

 

Sono questi i giorni dell’anno più duri per i malati di Alzheimer e demenza: dopo aver trascorso le feste in famiglia, tornano a vivere isolati, a casa o nei centri di cura, spesso lontano dai propri cari.

Tra i buoni propositi per questo 2016, faremmo bene ad aggiungere anche la volontà di andarli a trovare più spesso.

Non si tratta soltanto di fare un buona azione per pulirsi la coscienza: andare a far visita ad un malato di Alzheimer può migliorare il suo benessere psicologico aiutandolo a vincere la solitudine. Anche se non è più in grado di riconoscere i volti dei familiari e fatica perfino a ricordare le loro visite, il malato di Alzheimer è comunque in grado di ricordare la felicità provata stando in loro compagnia, grazie alla memoria emotiva che non viene cancellata dalla malattia. A dirlo sono gli esperti britannici dell’associazione benefica Alzheimer’s Society.

Nell’indagine condotta su 300 pazienti affetti da demenza, i ricercatori hanno scoperto che la vera bestia nera della malattia è la solitudine. Il 64% dei pazienti dice di essere stato isolato dai propri cari dopo la diagnosi e il 54% non prende più parte ad attività sociali. La metà degli intervistati afferma che la vicinanza di amici e parenti potrebbe farlo sentire meglio, soprattutto aiutandolo a partecipare ad attività e a svolgere dei piccoli passatempi. Anche la scienza lo conferma: grazie alla memoria emotiva, i malati di Alzheimer continuano a sentirsi felici e rassicurati dopo aver ricevuto una visita o aver fatto un’esperienza in compagnia, anche se non la ricordano più.

«Dopo aver trascorso del tempo con amici e parenti durante le feste, l’inizio del nuovo anno può rappresentare un momento difficile per i malati di demenza e per coloro che li assistono quotidianamente», spiega Jeremy Hughes, amministratore delegato della Alzheimer’s Society. «E’ importante – aggiunge – che i pazienti non si sentano soli durante tutto l’anno. Per loro, passare del tempo con i propri cari e partecipare ad attività significative può avere un impatto molto positivo».

                                                    

Fonte oksalute

 

 

 

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