Tele e Sipario

Pubblicato il 04-02-2016 da Luca Balducci - ( 2491 letture )

 

Le parole “Tele” e “Sipario” evocano la pittura e il teatro. Questi termini hanno ispirato un progetto riabilitativo che dura ormai da 10 anni e che prevede una rappresentazione teatrale e una mostra di quadri frutto di un lavoro annuale, condiviso da tutti i frequentanti delle sette strutture per disabili sul territorio della Val d’Arda e Val Nure.
Il  progetto ha avuto una ricaduta positiva sia sugli attori protagonisti, sia su tutte le persone a cui il progetto si è rivolto: familiari, amministratori, volontari, studenti e amici.
I protagonisti di questo progetto sono i frequentanti dei sette centri socio riabilitativi per disabili ubicati sul territorio del distretto di Levante uno dei tre distretti in cui opera l’AUSL di Piacenza.
Cinque strutture sono diurne e due residenziali. I frequentati sono disabili adulti affetti da patologie psico-fisiche gravissime, gravi o medio gravi, la maggioranza delle quali sono di origine neonatale e una minoranza, ma in continua crescita, sono patologie acquisite; ogni struttura è dedicata a una tipologia di handicap, questo per creare il massimo di omogeneità possibile tra gli ospiti. Tutte le strutture sono state accreditate; sei sono gestite dalla Coperativa Sociale Coopselios e una è gestita direttamente dal Servizio Sociale dell’Ausl di Piacenza Distretto di Levante. La filosofia del progetto prevede l’uso dell’animazione teatrale e delle arti grafiche come strumenti per permettere agli ospiti di accrescere la propria autostima, le proprie sicurezze e le proprie autonomie individuali e sociali.
Gli ospiti, supportati dal prezioso lavoro degli educatori professionali, degli OSS e di tutti i collaboratori interni ed esterni, lavorano per un intero anno su di un tema condiviso: quest’anno è stato scelto l’Expo.
Ogni struttura ha lavorato su questo tema e ha portato in scena con propri strumenti e tecniche, una propria interpretazione del tema Expo.
Quest’anno abbiamo fatto tre rappresentazioni il 16 e il 17 dicembre in favore degli alunni delle scuole elementari e medie superiori, e il 19 dicembre in favore dei genitori e di tutta la cittadinanza. Durante le rappresentazioni è stato possibile ammirare la mostra dei quadri presso il Foyer del Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda, anch’essa frutto del lavoro artistico di un anno da parte degli ospiti dei centri Socio Riabilitativi. Uno dei temi sviluppati è stato “falsi d’autore”. In pratica durante l’anno con gli ospiti abbiamo visitato alcune mostre d’arte e in seguito, abbiamo invitato i partecipanti a riprodurre in modo del tutto spontaneo le opere d’arte con le quali sono venuti in contatto.
Il gioco di ruolo, il travestimento, il trasferire il sé fuori di sé, ha permesso ai portatori di handicap di fare performance che non hanno nulla da invidiare alle performance  dei così detti “normodotati”.
Il mettersi in gioco nell’animazione teatrale e nell’uso della pittura e delle arti grafiche, ha avuto come ricaduta positiva sui portatori di handicap il superamento seppur parziale e graduale delle paure, delle stereotipie, dell’impaccio e dei movimenti goffi.
Le performance dei portatori di handicap hanno contaminato tutti i partecipanti agli eventi e pertanto hanno posto i presupposti per superare ogni barriera mentale e psicologica verso tutto ciò che è diverso. Inoltre dimostra che il giocare sulla diversità arricchisce e porta al superamento dei pregiudizi che sono alla base dello stigma e dell’emarginazione sociale. 

E.P. Coperchini Ugo
Educatore Professionale presso
CSR San Bernardino “Giardini dei Tigli”
                                                               
Fonte rerad.it

 

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