Pubblicato il 28-03-2018 da Comunicazione ANEP - ( 4294 letture )
Riportiamo uno stralcio della nota congiunta del Referente Centro Sud Antonio Cascarano e del Presidente Nazionale Nicola Titta alla Regione Basilicata, Ufficio accreditamento e medicina convenzionata, che segue i fatti incresciosi avvenuti in un Istituto di riabilitazione accreditato dal Sistema Sanitario Regionale.
"...... Abbiamo appreso dalla stampa degli incresciosi episodi di violenza nei confronti degli ospiti dell’Istituto medico psico-socio-pedagogico “Ada Ceschin Pilone” di Venosa (Pz), meglio conosciuto come Istituto dei Padri Trinitari. La stessa notizia riporta che protagonisti di detti abusi siano operatori ed educatori (non meglio specificati).
Premesso che ANEP trova molto triste e preoccupante quanto accaduto perchè è evidente che la violenza, l’abuso nei confronti dei destinatari di servizi per cittadini in stato di bisogno quali disabili e persone con difficoltà, configuri comportamenti criminali e lesivi dei diritti individuali di detti cittadini. ANEP ha da sempre chiesto a tutti gli associati di condividere, sottoscrivere e comunicare un codice deontologico quale pilastro della professione.... "
Con questo vogliamo evidenziare:
- che la salvaguardia e l’integrità dei destinatari dei servizi affidati in carico alla nostra professione non sia solo un obbligo deontologico, ma parte integrante del mandato istituzionale che l’Educatore professionale dovrebbe garantire per la tutela delle persone in stato di bisogno.
- che l’identità professionale, ovvero se l’educatore professionale esercitante una professione normata e riconosciuta, ponga alle istituzioni Regionali il compito di verificare che il personale impegnato sia in possesso dei titoli previsti dalla normativa vigente. Sono da considerare Educatori professionali abilitati all’esercizio della professione tutti coloro che presentano titoli riconosciuti dalla 520/98 e 42/99.
- che la recente approvazione della Legge 3/2018 sul riordino degli Albi ed Ordini professionali, prevede conseguenze civili e penali per l’esercizio abusivo della professione. Si chiede di attuare fin da ora controlli su chi esercita professioni normate per legge e ordinate, prima che gli Albi e gli Ordini vadano ad evidenziare nei prossimi mesi, in tutti i servizi, situazioni di esercizio abusivo della professione con conseguenze di perdita del posto di lavoro e di azioni penali nei confronti degli esercenti.
- che ANEP in una azione di auto tutela vuole comprendere se tra coloro che hanno commesso gli abusi nell’Istituto Ceschin Pilone, ci sono iscritti alla scrivente associazione. Nella remota eventualitá che gli stessi incorrano in procedimenti a loro carico in termini di sospensione e cancellazione da socio.
Un documento abbastanza forte quello che abbiamo voluto inviare al fine di collaborare con la stessa regione Basilicata per definire linee guida comuni, chiare per tutti i servizi pubblici e privati, accreditati e non, per verificare, nel rispetto dei dettami di legge, l’esercizio abilitante alla professione di educatore professionale.
Notizia presente in: Leggi e norme , Noi EP , Sanità , Welfare
ANEP chiede ai Senatori ed alle Senatrici un Educatore Professionale con un'unica formazione ed unico profilo a tutela dei bisogni e dei diritti dei cittadini.
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