L'educatore professionale case manager: una risposta integrata ai bisogni di salute della persona

Pubblicato il 13-07-2020 da - ( 23 letture )

 


Contributo al Convegno Nazionale
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ID:78

L'educatore professionale case manager: una risposta integrata ai bisogni di salute della persona

Giulia Penzo; Giuliana Moino; Silvano Rossi; Davide Barban ANEP-ATS sez. Veneto

Corrispondenza: giuliapenzo2014@gmail.com giuliana.moino@gmail.com , silvano.rossi.ner@gmail.com , barban.davide@libero.it

parola chiave: CASE MANAGEMENT

 

Introduzione

ANEP-ATS sezione Veneto ha avviato una riflessione in relazione al set di competenze core per l’Educatore Professionale Case Manager, che si e? sviluppata in tre step:
1) definizione di un set di competenze rilevanti per il Case Management, derivato dalla revisione della letteratura sul modello del Case Management per i professionisti sanitari;
2) strutturare una ricerca condotta tra professionisti selezionati, utilizzando un campionamento intenzionale, per definire il consenso sulle possibili competenze core per l’Educatore Professionale Case Manager;
3) condurre un’analisi dei dati raccolti per valutare l’emergere o meno di un consenso sulle competenze core dell’Educatore Professionale Case Manager.

Il presente abstract costituisce la prima delle tre fasi appena descritte. Le altre due fasi costituiranno un lavoro di ricerca specifico, in corso di progettazione.

Background

Il Case Management in ambito sanitario nasce negli USA e in Gran Bretagna negli anni Settanta, in concomitanza con l’emergere di una nuova concezione politica sanitaria nazionale che punta alla promozione del principio di “Community Care” (1990).  Il Case Management, negli ultimi anni, e? divenuto terreno di sperimentazione anche in Germania, Svezia e Italia (Burns et al., 2001). Ogni paese ha implementato un modello di Case Management in base alla cultura e alla politica sanitaria esistente. L’Italia, come paese importatore da altre culture di fenomeni e nuove filosofie, si trova solo negli ultimi anni ad affrontare questo cambiamento.
«I Servizi di Case Management sono delle attivita? il cui scopo e? assicurare il collegamento tra la rete dei servizi ed il des????natario e coordinare le differenti componenti della rete al fine di fornire un servizio adeguato. Il Case Management e? prima di tutto una funzione di risoluzione del problema destinata ad assicurare la continuita? delle cure e a combattere la rigidita? della rete, la frammentazione dei servizi, l’inadeguato utiizzo di alcune risorse e l’inaccessibilita? delle cure» (Leavit, 1983).
Un riferimento a tale modello in Italia si trova nella L.328/2000 all’Art. 22, in cui “Il sistema integrato dei servizi si realizza mediante politiche e prestazioni coordinate, integrando servizi alla persona e al nucleo familiare con eventuali misure economiche, e la definizione di percorsi attivi volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizione di competenze e settorializzazione delle risposte” e nella DGR n.4588 del 28 dicembre 2007 in cui l’Unita? di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D) individua il Case Manager, ossia un operatore di riferimento il quale ha il compito di verificare le fasi del progetto, di raccordare il sistema dei servizi e viene individuato tra gli operatori sociali, sanitari e socio-sanitari.

Per Brunod et al. (2012) il modello del “Case Management”, rinvia non tanto a una possibile figura professionale, quanto ad una metodologia diffusa. Diventa un elemento qualificante del lavoro di un'e?quipe che sceglie di lavorare insieme con metodo e regole condivise. Il Case Manager puo? quindi avere provenienze diverse ed e? importante che chi svolge questo ruolo abbia un profilo adeguato, valorizzando le competenze di cui dispone ed integrandole con quelle che mancano per esercitare in maniera efficace le sue funzioni.
In tale prospettiva l’Educatore Professionale, come da DM 520/98, sembra poter essere uno dei professionisti socio-sanitari privilegiati, per svolgere il compito di Case Manager.
 

Conclusioni

La revisione della letteratura e? stata finalizzata a individuare un set di competenze core per l’Educatore Professionale Case Manager, all'interno dei programmi di studio del Case Management in Italia per i professionisti socio-sanitari. Le ipotesi basate su tali elementi di letteratura, che verranno sottoposte a verifica con la ricerca sopra descritta pertanto sono: i bisogni/problemi prioritari socio-sanitari di salute, evidenziati nel Core Competence (2019) e quindi inclusi negli ambiti d’intervento dell’Educatore Professionale, portano ad affermare l'utilita? di un profilo di Educatore Professionale Case Manager; le funzioni ed attivita? indicate nel Core Competence e nel profilo professionale istitutivo della figura dell’Educatore Professionale confermano come tale professionista possieda capacita? tipiche del Case Manager ovvero programmare, gestire e verificare interventi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialita? dei soggeti in difficolta?, per il raggiungimento di livelli sempre piu? avanza???? di autonomia, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'equipe multidisciplinare (DM 520/98).

 

Bibliografia

Brunod, M., Cicero, S., & Di Tommaso, B. (2012), The Case Management: models and tools integra????on in social-health, “Salute e Societa?”, 23, pp.175-181.

Chiari, P. & Santullo, A. (2001), L'infermiere Case Manager, McGraw-Hill, Milano

Crisafulli, F., Molteni, L., Paole????, L., Scarpa, P.N., Sambugaro, L., Giuliodoro, S., (2010), Il «core - competence» dell'educatore professionale, Linee d'indirizzo per la formazione, Edizioni Unicopli, Milano

Gori, C. (2001), Quale case management per l'Italia? Prospe????ve sociali e sanitarie, 31, Cis Editore, Roma

Guay, J. (2000), Il case management comunitario, Liguori Editore, Napoli

 

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