31 dicembre 2022
Gentilissime educatrici e gentilissimi educatori,
salutiamo un anno, il 2022, ricco di impegni ed attività per la nostra associazione. Proprio lo scorso mese, a Roma, i delegati delle sezioni regionali hanno discusso ed approvato il nuovo statuto, che aiuta tutti noi a riconoscerci sotto l’egida di ANEP - associazione tecnico scientifica, ed indica come operare assieme per la valorizzazione della nostra splendida professione.
Condivido quindi con voi l’art.2 dello statuto che recita: “L’oggetto di interesse dell’Associazione è l’Educazione Professionale, come scienza applicata nei molteplici ambiti di intervento dall’Educatore Professionale, professionista sociale e sanitario, come da normativa vigente.
L’Associazione è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, democratico, unitario; non persegue finalità di lucro né sindacali; è libera e indipendente da qualsiasi partito politico; è aconfessionale e rispettosa di tutte le convenzioni dei diritti dell’uomo. La sua durata è a tempo indeterminato.”
Quello che ci unisce in associazione, oltre i nostri impegni di lavoro in molteplici e diversi servizi, in realtà tra loro differenti, anche in presenza di bisogni comunque similari di persone fragili, oltre le nostre storie umane e personali, le nostre famiglie e le scelte e stili di vita, è la volontà di confrontarci e lavorare assieme per tracciare la rotta dell’Educazione Professionale, promuoverne lo sviluppo, tutelarne le competenze core, sostenere la formazione, supportare i professionisti, promuovere percorsi di ricerca (art.3 dello Statuto).
Tutto questo ci chiede impegni e risorse da dedicare ad attività e progetti che valorizzino la nostra professione e possano essere di stimolo e crescita per tutta la comunità professionale. Siamo ben consci che attorno alla nostra professione ruotano elementi di confusione e di incertezza, purtroppo dettati da scelte legislative e da interessi che non ci appartengono.
Ma siamo altrettanto forti nell’affermare e sostenere che la nostra associazione in questi trenta anni ha sempre lavorato per il bene della professione, inteso come confronto, scambio, approfondimento, tutela, collaborazione, discussione, partecipazione. E se oggi siamo ancora qui, lo dobbiamo a tante colleghe e colleghi che hanno guardato oltre e continuano a farlo, perché quello che ci sostiene è la passione innestata nella competenza e nella conoscenza.
Trenta anni di impegno, dedicando tempo e risorse che si sono tradotte in una miriade di azioni a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale. Ho già avuto modo di ribadire negli scorsi anni come sia oggi importante “essere” associazione tecnico scientifica, ovvero offrire il nostro contributo per lo sviluppo della professione, approfondendo questa nuova dimensione che ci chiede di dare, più che ricevere.
Ciascuno di noi protagonista quindi, in rete con tutti gli aderenti all’associazione, per perseguire gli scopi ben delineati nell’art.3 dello statuto, come sopra ricordato.
Gli impegni che ci attendono sono tanti: primo fra tutti “vincere la tentazione di essere arrivati”, pensare di sapere tutto e adagiarci nel quieto vivere professionale. Essere associazione tecnico scientifica ci chiede molto di più, ci obbliga a studiare, conoscere, approfondire, partecipare; tavoli di lavoro, gruppi di studio, collaborazioni con Enti a vario livello sono il nostro pane quotidiano.
Termini come “raccomandazioni, linee guida, buone pratiche” possono sembrare familiari, ma racchiudono significati che richiedono impegni ed approfondimenti; settori in cui altre professioni con le proprie associazioni tecnico scientifiche sono più avanti. Molto lavoro continua ad essere richiesto in collaborazione con le Commissioni di Albo a livello territoriale e nazionale; tutti i servizi negli ambiti sia “sanitari” che “sociali” (senza dimenticare l’ambito penitenziario e … le “terre di mezzo”) chiedono approfondimenti riguardo la professione, le competenze, le funzioni, che noi abbiamo ben chiare, ma che impietosamente nella pratica quotidiana vediamo talora avvolte nella confusività e nell’approssimazione. Ci attende un 2023 ricco di impegni, non c’è dubbio.
E per affrontarli serve il coinvolgimento e la partecipazione di tutta la comunità degli Educatori Professionali, sia di chi ha fatto parte di ANEP, sia di chi ne è parte oggi, sia di chi non ci ha mai conosciuto. Il nostro impegno singolarmente, è di creare rete tra gli educatori per coinvolgerli nella specificità dell’associazione tecnico scientifica, chiedendo di partecipare ed esserci. Non voglio oggi elencare quanto fatto e prodotto nell’ultimo anno; basta seguire il sito web e partecipare alla vita delle sezioni regionali per comprendere tutto il lavoro svolto.
Merito delle socie e dei soci che hanno contribuito a rendere viva e produttiva la nostra associazione.
Voglio invece dire “Grazie” a quanti hanno sostenuto ANEP in questi mesi, soprattutto ai membri del Consiglio Direttivo Nazionale: essere Presidente è possibile solo grazie alla loro costante presenza.
Grazie ai Presidenti e Consiglieri regionali, al Collegio dei Garanti e al Comitato Tecnico Scientifico, ai collaboratori e consulenti esterni. E soprattutto grazie a tutti voi, socie e soci.
Aderire ad ANEP è condividere l’amore per la professione e la voglia di incidere nella storia dell’Educazione Professionale, non solo in Italia ma a livello internazionale. Serve l’aiuto di tutti, confido nella tua personale adesione.
Buon 2023, con stima.
Presidente nazionale ANEP
Davide Ceron
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