Pubblicato il 08-09-2015 da Luca Balducci - ( 3538 letture )
È allarme ossicodone tra gli adolescenti di Trieste. Si tratta di un oppiaceo, un potente farmaco antidolorifico, prescritto ai malati oncologici, a chi soffre di dolori cronici o postoperatori severi acquistabile in tutte le farmacie. E che procura effetti e dipendenza simili a quelli dell'eroina. I giovanissimi, spesso minorenni, in cura al Dipartimento per le Dipendenze proprio per l'abuso da questa sostanza sono in drammatico aumento. Al punto che l'Azienda sanitaria, allarmata, ha inviato una lettera ai farmacisti e ai medici di base per renderli partecipi dell'emergenza e invocare maggior rigore nei controlli su ricette e prescrizioni.
«Negli ultimi mesi, - si legge nella nota - il Dipartimento delle Dipendenze dell'Azienda sanitaria di Trieste ha rilevato un sensibile aumento di ragazzi under 25 con un grave problema di dipendenza dal principio attivo ossicodone». L'Azienda ha effettuato un attento monitoraggio sulle prescrizioni effettuate a partire dal 2012, con particolare attenzione proprio a quelle rilasciate a chi ha meno di 25 anni e i dati emersi «indicano - scrive l'Azienda - una crescita significativa del numero di prescrizioni effettuate, in alcuni casi ripetute nel tempo. Tali prescrizioni - valuta l'Azienda - possono alimentare il fenomeno dell'abuso e della cessione a terzi da parte del paziente. Nell' ottica di tutelare la salute dei pazienti si raccomanda di prestare la massima attenzione nelle prescrizioni delle specialità medicinali a base di ossicodone, attenendosi alle indicazioni terapeutiche autorizzate e ai dosaggi previsti». La città si trova dunque a fare i conti con una nuova emergenza di fronte alla quale molti genitori non sono preparati. Eppure il fenomeno di spaccio di queste sostanze sta assumendo dimensioni preoccupati. Di qui anche le raccomandazioni alle famiglie: i genitori che hanno in casa questo tipo di farmaco devono tenerlo sotto controllo. E i padri e le madri che per caso intercettano tra gli effetti personali del figlio blister o pastiglie di Ossicodone, o farmaci come il Depalgos o il Targin che ne contengono il principe attivo, devono rivolgersi subito a chi di competenza. «I ragazzi la prendono a cuor leggero, non si rendono contro della tossicità della sostanza - spiega Roberta Balestra, responsabile della struttura del Dipartimento per le Dipendenze dell'Azienda sanitaria - anche perché è una sostanza legale, che si trova e si usa con facilità. Invece procura una dipendenza pesante: diversi ragazzi dopo averla assunta sono passati all'eroina». Quali i primi sintomi che dovrebbero far alzare le antenne? «L’ossicodone è un farmaco sedativo - continua Balestra - i ragazzi sembrano rimbambiti, il livello dell'attenzione, ci sono evidenti variazioni dell'umore. Quando c'è una dipendenza da ossicodone, la terapia per guarire e simile a quella per la disintossicazione da eroina. È importante quindi che medici e farmacisti, se pressati da richieste di questi farmaci, lo segnalino alla nostra struttura. Stessa cosa per i genitori: di fronte a delle perplessità è bene non improvvisare soluzioni, si rischia di far peggio».
Fonte IlPiccolo
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