Pubblicato il 03-10-2015 da Luca Balducci - ( 2521 letture )
L'arresto dell'assassino della signora Fassi ha messo in risalto, nella provincia astigiana, le tematiche relative alla dipendenza da gioco d'azzardo. Nel 2013 presso l'Aula Magna dell'Università di Asti si era svolto un convegno avente come fulcro la dipendenza da gioco. All'epoca il servizio sanitario ufficializzò di avere 40 persone in cura per dipendenza da gioco. Sempre durante lo stesso convegno fu evidenziato una nota positiva, quello del Comune di Mombaruzzo, che si è fatta notare sul panorama nazionale non solo per la produzione di amaretti. Spiega l'attuale Sindaco di Mombaruzzo: "Le slot machine sono arrivate in paese 2 anni e mezzo fa. 4 o 5, dislocate negli esercizi pubblici." l'Amministrazione comunale si preoccupò subito in quanto i clienti erano erano anziani e di medio bassa estrazione e tentavano di integrare la bassa pensione con il gioco. Il Comune ha così iniziato un dialogo con gli esercizi, bar e tabaccherie, esistenti. Il Consiglio Comunale ha poi approvato, su proposta di due giovani (Panirossi e Miravalle) l'assegnazione di incentivi per i locali pubblici che rinunciavano all'installazione di apparecchi per il gioco.
Fonte lanuovaprovincia.it
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