Giornata Mondiale contro la Tratta di Esseri Umani - Anno 2024

Pubblicato il 30-07-2024 da ANEP Comunicazione - ( 2222 letture )

 

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Bologna, 30 luglio 2024

Il 30 luglio ricorre la Giornata Mondiale contro la Tratta di Esseri Umani, istituita nel 2013 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Con questa ricorrenza si intende sensibilizzare la comunità internazionale sull’importanza di prevenire e contrastare il traffico di esseri umani.

 

La tratta di esseri umani è stata internazionalmente definita nel 2000 dal Protocollo addizionale sulla Tratta che all’art. 3 la definisce come: “il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’ospitare o l’accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità, dando oppure ricevendo somme di denaro o benefici al fine di ottenere il consenso di un soggetto che ha il controllo su un’altra persona, per fini di sfruttamento. Per sfruttamento si intende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione o altre forme di sfruttamento sessuale, lavoro o servizi forzati, la schiavitù o pratiche analoghe alla schiavitù, l’asservimento o l’espianto di organi.”

 

La tratta di esseri umani è quindi un crimine che vede uomini, donne e bambini e bambine vittime di gravi forme di sfruttamento, tra le quali lavoro forzato, matrimonio forzato, sfruttamento sessuale, sfruttamento lavorativo, accattonaggio forzato, sfruttamento nelle economie illegali (ad esempio traffico di droga), adozioni illegali di minorenni stranieri e traffico di organi.

La maggior parte delle vittime di tratta e sfruttamento nel mondo restano invisibili a causa della natura sommersa che caratterizza questo fenomeno. L’ONU ha stimato che le vittime a livello globale siano quasi 3 milioni, per lo più donne (42%) e minorenni (35%). I guadagni annuali dei trafficanti superano i 35 miliardi di dollari. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) stima che 21 milioni di persone siano vittime del lavoro forzato, qui ricomprese anche le vittime di sfruttamento sessuale.

 

In Italia, secondo il Ministero dell’Interno, la tratta di persone costituisce la terza fonte di reddito per le organizzazioni criminali, dopo il traffico di armi e di droga. La normativa italiana per il contrasto alla tratta di esseri umani si conforma e si fa promotrice dei principi guida riconosciuti a livello internazionale. Viene in primo luogo tutelato il principio dell’autonomia della vittima, che attraverso un programma di assistenza e di sviluppo individualizzato è portata all’autonomia. Viene poi tutelato il principio dell’integrazione, che riguarda sia i soggetti coinvolti che le politiche adottate. Infine, viene tutelato il principio di sussidiarietà, secondo cui l’intervento rivolto alle vittime va strutturato nella dimensione territoriale.

 

Nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, si fissa già dal preambolo l'obiettivo di “far rispettare i diritti umani per tutti. L’obiettivo è quello di creare un mondo “in cui i diritti umani e la dignità umana, lo stato di diritto, la giustizia, l'uguaglianza e la non discriminazione siano universalmente rispettati.

 

ANEP sostiene i valori sociali quali la giustizia, la pace e la solidarietà.

L’azione educativa degli Educatori e delle Educatrici Professionali è sempre volta a favore di uno sviluppo sociale giusto ed equo.

Come Educatori e Educatrici Professionali lavoriamo per l’identificazione e la protezione delle vittime di tratta, al fine di garantire loro adeguata tutela e assistenza. Siamo impegnati quotidianamente nella tutela e nel sostegno alle vittime di tratta, promuovendone l’autonomia e l’inserimento in contesti di vita dignitosi.

La giornata mondiale contro la tratta di esseri umani ci ricorda quanto sia fondamentale lavorare per costruire una società che tuteli i diritti umani di tutti, sottolineando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione da parte dei Governi così da migliorare l’identificazione e la tutela delle vittime di tratta per garantire loro il pieno godimento dei diritti umani.

 

 

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