OCSE e disuguaglianze dei redditi
Pubblicato il 12-02-2012 da Martina Vitillo - Presidente Nazionale - ( 3189 letture )
Il rapporto mette in evidenza come in Italia la disuguaglianza dei redditi tra le persone in età lavorativa sia aumentata drasticamente nei primi anni Novanta e da allora è rimasta a un livello elevato.
La disuguaglianza dei redditi in Italia è superiore alla media dei Paesi OCSE. Nel 2008, il reddito medio del 10% più ricco degli italiani era di 49.300 euro, dieci volte superiore al reddito medio del 10% più povero (4.877 euro) indicando un aumento della disuguaglianza rispetto al rapporto di 8 a 1 di metà degli anni Ottanta.
Viene inoltre messo in evidenza come la redistribuzione attraverso i servizi pubblici sia diminuita.
Come in molti paesi OCSE, in Italia sanità, istruzione e servizi pubblici destinati alla salute contribuiscono a ridurre di circa un quinto la disuguaglianza di reddito. Gli stessi contribuivano a una riduzione della disuguaglianza pari a circa un quarto nel 2000. Viene evidenziato come la spesa sociale in Italia sia basata prevalentemente su trasferimenti pubblici, come per esempio i sussidi di disoccupazione, piuttosto che da servizi. Il rapporto, tra le raccomandazioni politiche, indica come l’offerta di servizi pubblici gratuiti e di qualità elevata in ambiti quali l’istruzione, la sanità e l’assistenza familiare rivesta un ruolo importante.
Info anche sul sito del Ministero del Lavoro e delle Poilitiche Sociali
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