Nuovi libri e pubblicazioni per gli educatori...in tutte le lingue!

Pubblicato il 20-03-2013 da Paola Scarpa, Centro Studi Nazionale ANEP - ( 4711 letture )

Il Centro Studi Nazionale ANEP vi informa che sono uscite alcune nuove pubblicazioni che possono avere interesse per molti di noi educatori professionali.

Fabrizio Arrigoni (Pedagogista e filosofo di Brescia) e Lucia Nave (consulente e formatore di Torino) hanno scritto "Come in cielo così in terra. La cura tra medicina, filosofia e scienze umane", Edizioni Unicopli, euro 17. " L'intento degli autori è quello di esplorare e ipotizzare un mondo scientifico in cui dialoghino l’insieme dei saperi e delle discipline dove il tutto è più della somma delle parti, perché si riesca ad aiutare i soggetti malati ad essere riconosciuti e a essere in grado di effettuare decisioni autonome e responsabili che si ispirino a valori personali." Ci sembra un approccio interessante al mondo della malattia e della cura, in cui noi educatori possiamo avere una parte importante...

Alcuni educatori professionali e soci ANEP della Toscana (Carlo Battaglia, Marta Bosi, Giovanni Daffra, Francesca Helene Dallapiazza, Elisabetta Giuliani, Ilaria Lotti, Monica Magli, Daniela Marasco, Luca Paoletti, Paola Sozzi) hanno collaborato alla scrittura di un testo di Caterina Benelli sul metodo autobiografico: si tratta di "Autobiografando. Interventi formativi per l'inclusione sociale", ed.Aracne collana "Interventi sociali", euro 19. . Il dispositivo autobiografico è divenuto oramai uno dei più interessanti strumenti formativi e di cura di sé da utilizzare in contesti di sviluppo umano e sociale. Il testo "Autobiografando" ha inteso dar conto degli esiti del lavoro di formazione rivolto agli educatori professionali che hanno partecipato a percorsi formativi sull'utilizzo della metodologia autobiografica come strumento operativo nei servizi dell'Azienda Sanitaria Locale del territorio toscano. Il volume, inoltre, presenta e propone percorsi formativi effettuati (o in fase di progettazione) rivolti a quei soggetti che vivono condizioni di 'fragilità esistenziali che necessitano di particolari metodologie di cura e di accompagnamento pedagogico. In fasi come la vecchiaia o il momento del 'fine vita', ma anche le sempre presenti condizioni di maltrattamento di uomini sulle donne o la reclusione di soggetti adulti e minori in condizioni di mancanza di diritti umani; si tratta di condizioni in cui l'uso delle biografie e di tranche de vie divengono dispositivi formativi e di cura in luoghi e situazioni marginali e di confine.

Infine vi segnaliamo un testo in lingua inglese, ma che ci tiene collegati con la nostra professione nel resto del mondo. Si tratta di di "Pratical social pedagogy. Teoria, valori e strumenti per lavorare con i bambini e i giovani", autore Jan Storo (Norvegia). Il libro, in sintesi, intende mostrare come la pedagogia sociale sia presente nella pratica dell'educatore, anche se molti tendono a pensare che la teoria sia troppo astratta e staccata dalla pratica. Il libro invece dimostra come teoria e pratica sono interconnesse e si influenza l'una con l'altra nella pratica socio-educativa. E' un libro rivolto a noi educatori e, credo valga la pena di fare un piccolo sforzo di comprensione dell'inglese per conoscere il pensiero dei nostri colleghi nordici (che incontreremo anche al Congresso Mondiale di Aieji che si terrà a Lussemburgo dal 2 al 5 aprile 2013). Per saperne di più sul libro, clicca qui.

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