Pubblicato il 29-04-2015 da Luca Balducci - ( 1842 letture )
I bambini riminesi hanno riconquistato il diritto di giocare liberamente in cortile. La notizia potrà far sorridere alcuni ma ciò è realmente accaduto. Il sindaco della città romagnola, Andrea Gnassi, ha preso carta e penna ed ha scritto agli amministratori condiminiali. Obiettivo sollecitarli a tutelare il diritto dei bambini a giocare e far si che i cortili dei palazzi diventino sempre più luoghi di aggregazione anche intergenerazionale. Questo grazie alla modifica del regolamento di Polizia Urbana approvato il 17 aprile scorso. Tra le novità l'introduzione di un articolo con il quale si garantisce il diritto dei bambini ad utilizzare gli spazi comuni per giocare. Nel dettaglio si stabilisce che “nei cortili, nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo stabilite dai regolamenti condominiali che, in tempo diurno, non possono avere durata superiore a ore quattro”. Da qui la necessità di sensibilizzare gli amministratori di condominio affinché “i cortili e gli altri spazi possano essere messi a disposizione dei bambini ma anche anziani – scrive il sindaco nella lettera – liberandoli nel limite del possibile dalle auto e dotandoli di giochi e spazi verdi”. Qualcosa si muove? Sembra che la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, che l'Italia ha accolto nel 1991, stia trovando accoglienza, cosa che Anep si è sempre augurata, sempre più tra i vari strati della società civile.
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