Pubblicato il 27-08-2015 da Luca Balducci - ( 1967 letture )
Il sottosegretario Davide Faraone ha annunciato la ricostituzione dell’Osservatorio per l’inclusione degli studenti disabili al Miur. «Faranno parte dell'Osservatorio le associazioni di disabili e dei loro familiari, pedagogisti, esperti, docenti e dirigenti scolastici, rappresentanti del ministero del lavoro e della Salute. Per la prima volta parteciperanno ai lavori anche i rappresentanti del Cnudd, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità: l'Osservatorio quindi estende le proprie competenze agli studenti universitari», ha scritto Faraone. «È un fondamentale strumento di supporto alle attività del Miur in relazione alla disabilità. Tra i suoi compiti c'è quello di vigilare affinché diritto allo studio, continuità educativa, orientamento professionale, collegamento con il mondo del lavoro vengano garantiti a tutti i ragazzi. Dobbiamo lavorare perché l'inclusione sia più effettiva e capillare», ha continuato. «Una buona notizia dopo mesi di silenzio. Sotto il ministro Giannini l’Osservatorio è stato convocato una sola volta, più o meno un anno fa», commenta Salvatore Nocera, da anni riferimento delle associazioni di disabili sulla scuola. È stato nominato anche questa volta, non più come rappresentante della Fish ma come tecnico esperto. Nocera sottolinea come l'Osservatorio appena nominato abbia davanti una sfida decisiva: riempire di contenuti inove punti della delega per la «promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione» contenuta nella Buona Scuola, alias legge 107. Anche Faraone cita la stessa sfida: «vogliamo affrontarla ancora una volta confrontandoci con associazioni, famiglie e rappresentanti del mondo della scuola.Il sostegno e le attività di inclusione aiutano il ragazzo disabile a vivere bene le ore a scuola, ma devono servire anche a promuovere una cultura di vera accoglienza, affinché ognuno possa vivere con serenità la propria diversità. Una scuola più inclusiva significa una società più inclusiva, in un’ottica di vera continuità: famiglia, scuola, territorio. Perché la scuola non è un contenitore a se stante. Una scuola capace di valorizzare tutte le abilità per tradurle in ricchezza collettiva, una ricchezza di cui il nostro paese ha bisogno e di cui deve saper fare buon uso».
Fonte vita.it
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