Hearing 2015

Pubblicato il 22-10-2015 da Luca Balducci - ( 1798 letture )

 

 

Giovani idee per un'Europa migliore in tema di inclusione e disabilita'. Sono gli Hearing dell'Agenzia per lo Sviluppo nell'ambito di bisogni educativi speciali che, per la sua quarta udienza europea sull'integrazione scolastica, ha riunito lo scorso venerdi' a Lussemburgo i giovani europei con e senza disabilita', e/o con esigenze particolari, per sentire dalla base le loro difficoltà. Dall'Italia sono partiti in 4: un ragazzo di 15 anni ipovedente del liceo linguistico internazionale Virgilio di Roma, un suo compagno di classe, Grazia Maria Bertini, insegnante di inglese e referente dei rapporti internazionali del liceo Virgilio, e, infine, un esponente dell'ufficio IV del Miur. Tre le richieste della delegazione italiana: "Raising awareness- risponde Bertini alla DIRE- perché creare consapevolezza e' il passo piu' importante. L'inclusione di uno studente diversamente abile crea gia' di per se' sensibilizzazione, ma e' importante che sia una consapevolezza condivisa altrimenti l'alunno disabile rischia di diventare trasparente. Formazione degli insegnanti e diritto all'autonomia- conclude l'insegnante- perche' l'educazione scolastica deve aiutarli a raggiungere un livello di vita normale". Queste proposte saranno inserite nelle raccomandazioni che verranno presentate il 23 novembre dal Consiglio dei ministri dell'Unione europea. L'evento dal titolo 'Inclusive Education: Take Action! Luxembourg Recommendations' Hearing' e' un incontro ufficiale della presidenza lussemburghese dell'Unione europea e punta a favorire una riflessione su come viene realizzata in Europa l'inclusivita' nell'educazione. 
 
"Il sistema dell'istruzione in Italia e' all'avanguardia dal punto di vista dell'inclusione- precisa il dirigente scolastico, Irene Baldriga- le linee guida sono aggiornate e moderne. I nostri due studenti hanno dovuto rispondere a cinque domande poste dall'Agenzia Europea, relative alla qualita' dell'inclusione e della relazione con i compagni e gli insegnanti e se la struttura scolastica fosse efficiente ed efficace nel rispondere ai loro bisogni speciali. Dalle risposte degli studenti abbiamo imparato a capire e ad ascoltare prospettive che non possono essere date per scontate. Un esempio- aggiunge la preside- e' il diverso senso del tempo: uno studente portatore di una disabilita' ha bisogno di avere tempi diversi e piu' distesi". La delegazione italiana e' appena tornata e ha gia' ricevuto un nuovo invito per recarsi a Bruxelles a dicembre, in occasione del Forum europeo sulla disabilita'. "Questa loro esperienza deve essere un'opportunita' per tutta la scuola. Il liceo Virgilio ha una vocazione internazionale, da sempre siamo aperti alla cooperazione e invitiamo i nostri alunni ad orientare il loro futuro professionale attraverso iniziative di questo tipo. Abbiamo un rapporto di collaborazione con la Fao per indirizzarli verso diverse opportunita' lavorative- conclude- siamo un esempio di buona scuola" 

 

                                                                     

Fonte diregiovani.it

 

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