Pubblicato il 20-01-2016 da Anep Comunicazione - ( 3536 letture )
In ambito agli accadimenti presso la comunità gestita dalla cooperativa Suami di Licata , ANEP è vicina agli ospiti della comunità, deplora e stigmatizza gli atti descritti dagli organi di informazione e attribuiti agli operatori del centro.
Fermo restando le singole responsabilità penali che verranno accertate in ambito giurisdizionale, fermo restando che nessun EP risulta indagato e tantomeno nessun EP iscritto ad ANEP risulta essere coinvolto nelle indagini, è doveroso domandarci cosa si è fatto fino ad ora per cercare di prevenire e contrastare determinati comportamenti.
ANEP sollecita ancora gli organi istituzionali della Regione Sicilia, delle altre Regioni ma anche gli stessi Ministeri della Salute e delle Politiche Sociali affinchè sia regolamentato in maniera univoca e inequivocabile l'accreditaento delle strutture socio sanitarie con requisiti organizzativi, copresi quelli degli operatori, che siano di qualità e non legati esclusivamente al risparmio.
Il lavoro educativo e di cura con le persone fragili è complesso e richiede coscienza, etica, riflessività, competenze e spazi di supervisione ed organizzativi per operare scelte adeguate, indispensabili per la qualità della pratica educativa ed ogni pratica di aiuto.
Assistere ad episodi come quelli descritti a Licata, che calpestano i diritti fondamentali e la dignità della persona umana, vuol dire dimostrare che c'è ancora molta strada da percorrere per la vera inclusione delle persone con disabilità anche in una società “civile” come dovrebbe essere definita la nostra.
Notizia presente in:
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