Testo Unificato sulle professioni educative

Pubblicato il 13-02-2016 da ANEP Comunicazione - ( 3557 letture )

 

 

I colleghi ci stanno inviando messaggi sulla nostra pagina facebook chiedendo lumi sulla proposta unificata (Iori-Binetti) attualmente in sede referente presso la VII Commissione dell Camera.

ANEP ritiene che il testo, seppur apprezzabile nell'intento di unificazione, presenta ancora elementi di criticità e di confusione parimenti ai testi precedenti sui quali si era già inviata nota a tutti i Componenti la VII Commissione.

Riteniamo che anche la nuova proposta debba essere emendata per evitare di perpetrare la confusione ad oggi esistente e di conflìggere con una situazione che, di fatto, vede normate funzioni e settori.

Come Assciazione stiamo proponendo dei correttivi nella convinzione che:

  • l'Educatore Professionale (EP) è professione unitaria ed è sociale e sanitaria;

  • la formazione dell'EP deve avvenire con il concorso di più Università (leggasi ora interclasse o interdipartimento), come il DM 520 prevede sin dal 1998;

  • quella dell'EP è si professione unitaria ma non è l'unica in ambito educativo (pensiamo a tutto il filone culturale e dell'infanzia) e che le altre professioni non possono assumere la medesima denominazione o differenziarsi per "apicalità";

  • E' necessario, in maniera logico formale, indicare per ogni professione; definizioni e funzioni così come sono presenti nelle leggi istitutive di ogni figura professionale riconosciuta e riconoscibile;

  • la collocazione professionale non può essere quella prevista dalla legge 4 del 2013 perchè non è di alcun beneficio, a nostro avviso, in quanto non porta ad un effettivo riconoscimento delle professioni, ma può solo permettere, nel rispetto del consumatore, attività economiche esercitate mediante lavoro intellettuale.....non cambierebbe nulla rispetto ad ora.
    Se la finalità della proposta di legge è di dare “dignità identitaria” ad una figura professionale è necessario prevedere una riserva professionale esclusiva che la legge 4 di certo non prevede

  • per il pregresso non è accettabile una sanatoria tout court ma è necessario riconoscere l'esperienza di migliaia di educatori, che attualmente operano senza titolo o con titoli non specifici, dando loro la possibilità  di poter accedere ad un percorso formativo compensativo bilanciato all'esperienza che si conclude con il superamento di un esame abilitante.

  • Devono essere vietate nei repertori regionali le identificazioni di figure professionali in sovrapposizione con le figure identificate nella legge e a formazione universitaria e abilitante.

Auspichiamo che si arrivi ad una sintesi adeguata del testo finale per evitare che esso si contraddica con l'intento stesso della legge (fare chiarezza) dando per scontato che la proposta di fatto non voglia solo legittimare l'attuale assetto formativo universitario che al momento purtroppo produce scarsa corrispondenza fra percorsi formativi e fabbisogni del sistema del lavoro.

 

                    

 

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