Tso. Diamo i numeri

Pubblicato il 26-02-2016 da Luca Balducci - ( 2336 letture )

 

Un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) è sempre un'esperienza drammatica per chi la subisce e spesso anche per chi la pratica. Se si considera che una delle tre condizioni per cui una persona può essere privata della libertà e ricoverata coattivamente è che “non vi siano le condizioni e le circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extraospedaliere” (art 34, L.833/78), si comprende perché il TSO sia considerato “una misura indiretta di efficacia dei programmi riabilitativi messi a punto dai DSM” (Ministero Salute, 2007). In questa sede vengono presentati i ricoveri per TSO espressi in tassi x 100.000 abitanti residenti.La rappresentazione per numeri grezzi non dà conto, infatti della frequenza relativa del fenomeno in rapporto alla popolazione residente. I dati di riferimento sui ricoveri sono quelli pubblicati dal Ministero della Salute – Elaborazione Banche dati SDO 2010 e 2014. I dati sulla popolazione residente sono quelli ISTAT al 1° gennaio di ciascun anno considerato. Non essendo disponibile il dato sui ricoveri per regione di residenza, occorre prevedere minime fluttuazioni nei valori calcolati, potenzialmente associate alla mobilità sanitaria attiva e passiva di ciascuna regione.
 
Una precedente analisi aveva rilevato nel 2010 una media nazionale pari a 17,9 ricoveri in TSO x 100.000 abitanti; nel 2014 il valore nazionale si riduce a 16,9.
 
Nel 2010 le Regioni “virtuose” (tutte al di sotto della soglia di 10 ricoveri in TSO x 100.000 abitanti) eranoFriuli, Trentino-Alto Adige, Toscana, Basilicata e Veneto. La “maglia nera” andava a SiciliaValle d’Aosta, Emilia Romagna e Sardegna (che si ponevano tutte a valori superiori a 25, con punte, in Sicilia, pari a 33,7 ricoveri in TSO x 100.000).
 
Nel 2014 solo Friuli, Trentino-Alto Adige e Veneto rimangono al di sotto dei 10 ricoveri in TSO x 100.000, mostrando una ulteriore tendenza alla riduzione, mentre Toscana e Basilicata presentano un trend inverso, pur rimanendo al di sotto del valore medio nazionale. I valori più elevati (tutti superiori a 20 ricoveri in TSO x 100.000 abitanti) si riscontrano ancora in Valle d’Aosta (che si mantiene stabilmente su valori elevati), Sicilia (anche se in significativa riduzione rispetto al 2010), Lazio (con un trend in aumento),Sardegna (in riduzione rispetto al 2010), Marche (dove invece si registra un aumento nel confronto 2010 vs 2014) ed Emilia-Romagna (che tuttavia presenta un trend in riduzione rispetto al 2010). 
 
Le Regioni che presentano un significativo trend in aumento, oltre al Lazio (+4,58) sono la Basilicata (+3,43), la Calabria (+2,67) e laToscana (+2,60).
 
L’incremento, in contro-tendenza rispetto all’andamento nazionale, meriterebbe di essere analizzato sia in relazione al riassetto organizzativo dell’assistenza territoriale che talune regioni stanno attuando, sia più in generale allo stato di sofferenza in cui versano i Servizi per la Salute Mentale nel nostro Paese a seguito delle politiche di sottofinanziamento adottate negli ultimi anni.
 
Nel grafico sono indicate in verde le variazioni in riduzione ed in rosso quelle in aumento.

                         
 Fabrizio Starace, Direttore Dsm-Dp Modena
 
 
Fonte QS

 

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