Pubblicato il 16-03-2018 da Comunicazione ANEP - ( 3056 letture )
«Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione» . ( Franco Basaglia)
Dal Crowfounding alla realizzazione dello spettacolo. Dopo la campagna di raccolta fondi, va in scena lo spettacolo "La rivoluzione nella pancia di un cavallo", liberamente ispirato al lavoro di Franco Basaglia, in occasione del quarantesimo anniversario dell’approvazione della Legge 180/78.
Lo psichiatra rivoluzionario restituisce dignità agli emarginati e agli esclusi dalla società, i “matti”. Attraverso il suo impegno la malattia mentale diviene per la prima volta, formalmente e istituzionalmente, un problema da valutare in un’ottica fenomenologica, vengono messe finalmente in discussione le certezze su cui si fondava la scienza psichiatrica fino ad allora.
Lo spettacolo affronta la riflessione sul confine tra certezza e dubbio, follia e normalità, sulle contraddizioni esistenziali, sul conflitto tra bisogni autentici e bisogni indotti che caratterizzano l’esistenza umana. La rappresentazione è giocata tra reale e immaginario e accompagna lo spettatore dentro una dimensione frammentata, scissa, quasi estraniante, per evidenziare la lotta costante tra le diverse componenti del Sè. Una sola attrice interpreta più ruoli. Il copione evidenzia il passaggio tra i diversi stati dell’Io attraverso la rappresentazione di più personaggi e insiste sulla ricerca della radice polivalente della follia.
Per saperne di più: FB panciacavallo
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